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sabato 18 maggio 2024

Comunità energetiche, martedì 21 maggio al GSE presentazione del ‘Vademecum ANCI per i Comuni’

Energia - Comunità energetiche, martedì 21 maggio al GSE presentazione del 'Vademecum ANCI per i Comuni'

All'iniziativa interverranno il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin,  il vice presidente vicario di Anci Roberto Pella e il presidente GSE, Paolo Arrigoni

 

Guidare gli Enti locali nel panorama dell'autoconsumo e delle possibilità e dei ruoli che un Comune può perseguire, a partire dall'analisi del contesto, delle risorse disponibili, dei fabbisogni dei territori, dalle forme giuridiche e da tutte le azioni propedeutiche che un ente territoriale deve mettere in campo per scegliere con consapevolezza e agire con efficacia. Questo l'obiettivo del 'Vademecum ANCI per i Comuni', redatto in collaborazione con il GSE, che verrà presentato martedì 21 maggio, dalle ore 9.00, presso l'Auditorium GSE di Viale Maresciallo Pilsudski a Roma. All'iniziativa saranno presenti il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, il vicepresidente vicario di Anci, Roberto Pella e il presidente di GSE, Paolo Arrigoni. I sindaci Mario Conte (Treviso), Michelangelo Giansiracusa (Ferla) e Luigi Ferrero (Frinco) illustreranno le loro esperienze già avviate di comunità energetiche.

Il Vademecum fornisce con linguaggio chiaro, semplice e immediato, informazioni sui meccanismi di sostegno previsti per le Pubbliche Amministrazioni, e a favore delle comunità locali, nell'ambito delle diverse tipologie di autoconsumo per la condivisione dell'energia rinnovabile, come disciplinate dal quadro attuale normativo e regolatorio, anche alla luce dell'approvazione del DM MASE 414/2023.

 

 

ACCREDITI STAMPA

Le testate, i giornalisti e i foto-cineoperatori che intendono seguire l'evento di presentazione del 'Vademecum ANCI per i Comuni' possono accreditarsi inviando una mail con nome e cognome, data di nascita, copia del tesserino dell'OdG o di un documento di identità a ufficiostampa@gse.it. Gli accrediti vanno inviati entro le ore 12 del 20 maggio 2024.



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Herpes Zoster. Il vaccino per prevenire il fuoco di Sant’Antonio: la campagna della Fondazione Longevitas


 

Milano – Invecchiare, sì, ma nel modo giusto e prestando attenzione alla propria salute attraverso sane pratiche di prevenzione.
Si può sintetizzare così la missione della Fondazione Longevitas, che a questo scopo sta conducendo una campagna di sensibilizzazione destinata agli over 65. Tra gli strumenti primari nel contrasto di patologie infettive a cui gli anziani potrebbero essere esposti ci sono i vaccini, tra cui quello contro il cosiddetto Fuoco di Sant'Antonio. È da qui che muove la prima tappa organizzata a Palazzo Lombardia da Fondazione Longevitas, che nel convegno "Mantenersi in salute grazie alla prevenzione vaccinale dell'adulto: l'esempio del vaccino contro l'Herpes Zoster" ha delineato il panorama attuale in Italia.
 
Il fuoco di Sant'Antonio deriva dall'herpes zooster
 
A fornire un quadro epidemiologico generale della patologia è stato il dottor Giuseppe Bellelli, professore ordinario di Geriatria all'Università di Milano-Bicocca: "Il Fuoco di Sant'Antonio è una complicanza che deriva dall'essere entrati in precedenza in contatto con il virus della varicella, l'Herpes Zoster appunto. Si stima che circa il 98% della popolazione sia stata esposta a questo virus in giovane età; stiamo parlando di un virus che resta latente nei gangli sensoriali e che può risvegliarsi negli anziani a causa dell'indebolimento delle difese immunitarie. La patologia negli over 65 non è soltanto dolorosa, ma ha anche delle complicanze di vario tipo, come le nevralgie post erpetiche e una perdita della funzione motoria. Per combattere un simile quadro clinico meglio puntare sulla prevenzione, che si basa sui vaccini. La somministrazione avviene in due dosi, ma purtroppo a oggi i tassi di adesione della popolazione anziana sono ancora troppo bassi, in parte a causa della titubanza delle persone a vaccinarsi".
 
La criticità evidenziata dal professor Bellelli è stata sottolineata anche da Emanuele Monti, Presidente della IX Commissione Sostenibilità sociale, casa e famiglia di Regione Lombardia, che nel corso del suo intervento in una sala gremita di pubblico ha parlato anche dell'importanza della medicina territoriale. "L'aderenza alle campagne contro il Fuoco di Sant'Antonio non è sufficiente. Bisogna coinvolgere i sindaci e le associazioni del terzo settore per avere una vaccinazione completamente gratuita per i cittadini della coorte d'età prevista, che riguarda proprio gli over 65. Regione Lombardia fornisce questo tipo di somministrazione a questa fascia della popolazione e stiamo lavorando per investire ancora di più in prevenzione: ogni Euro speso in questo campo corrisponde a tre Euro risparmiati dal Servizio Sanitario Nazionale".
 
 L'aspettativa di vita degli italiani
In un Paese come il nostro, che presenta un'alta aspettativa di vita – 81 anni per gli uomini, 85 per le donne secondo il Rapporto Bes 2023 curato dall'Istat – e in cui la popolazione anziana cresce costantemente a fronte del forte problema legato alla denatalità, garantire la miglior qualità possibile della salute diventa non solo essenziale, ma prioritario. Come ha spiegato Eleonora Selvi, presidente della Fondazione Longevitas, "L'invecchiamento richiede una risposta attiva e mirata da parte dei sistemi sanitari e la prevenzione vaccinale ha un ruolo cruciale poiché protegge gli adulti da patologie che possono avere gravi conseguenze, specialmente per i più fragili. C'è ancora tanto lavoro da fare, perché siamo lontani dagli obiettivi vaccinali che dobbiamo raggiungere; bisogna rimuovere gli ostacoli e costruire consapevolezza tra le persone per far capire che il vaccino è uno strumento potentissimo nelle nostre mani. Inoltre si aiuta il Servizio Sanitario Nazionale, perché ciò che si evita di spendere facendo prevenzione può essere investito nella salute di tutti".

 Il ruolo della medicina generale
In prima linea ci sono sempre i medici di medicina generale, un punto di riferimento imprescindibile sul territorio per la preliminare presa in carico di determinate malattie. Il vaccino contro l'Herpes Zoster ora può essere somministrato anche dai medici di famiglia, come ha ricordato Paola Pedrini, segretaria generale Fimmg Lombardia. "È importante valorizzare il ruolo del medico di medicina generale nella gestione complessiva della strategia vaccinale", ha sottolineato la dottoressa Pedrini. "Proprio il particolare rapporto di fiducia con gli assistiti lo rendono determinante per la promozione, l'organizzazione e la facilitazione della prevenzione di patologie con significative ripercussioni sulla salute della comunità e conseguentemente sulla sostenibilità del sistema".
 

 "Fondamentale parlare alle famiglie e ai giovani"
Ricorrere ai vaccini resta quindi una strada primaria nella tutela della salute. "Promuovere la pratica vaccinale tra gli adulti è essenziale per garantire una popolazione più sana e attiva ed è un investimento nel futuro sostenibile della nostra società sempre più longeva", ha aggiunto la presidente Selvi, che poi si è soffermata anche sui prossimi incontri educazionali che affronterà la Fondazione Longevitas: "Stiamo lavorando molto sulla prevenzione cardiologica. Parallelamente portiamo avanti delle iniziative di screening in collaborazione con diverse università e società scientifiche. Ci rivolgiamo innanzitutto alla popolazione over 65, ma puntiamo anche alle altre fasce d'età, proprio perché la longevità è qualcosa che si costruisce correttamente a partire dai primi anni di vita. È fondamentale parlare alle famiglie e ai giovani per estendere il più possibile questa cultura dell'invecchiamento positivo". 


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CASTELLABATE- LA MAGGIORANZA RISPONDE AL GRUPPO DI OPPOSIZIONE

CASTELLABATE - Giunge a poche ore dal manifesto a firma dei consiglieri di minoranza la risposta dell’esecutivo consiliare . 

Di seguito il testo completo : 

A DIFESA DELL’INTERESSE PUBBLICO…

Chi lotta per gli interessi della collettività non perde mai.

Chi invece, ricoprendo cariche pubbliche, esulta o parteggia per intereressi privati a

discapito del bene pubblico, perde ogni giorno.

Da due anni e mezzo stiamo portando avanti azioni politiche importanti, complicate

e straordinarie. Non certo paragonabili al piantare un fiorellino nell’aiuola o a

realizzare opere minori.

E quando affronti partite importanti il risultato dipende da tanti fattori, non sempre

logici.

Sentiamo sempre parlare di “competenza amministrativa” da chi ne ha combinate di

tutti i colori. Citiamo solo alcuni delle azioni politiche dei Consiglieri di Minoranza:

mancate costituzioni in giudizio (chissà perché?) che sono costate 2 milioni di euro ai

cittadini (2014 e 2020), perdita di fondi per mancata candidatura di progetti (2021),

perdita del ruolo di Comune Capofila del Piano di Zona (2013), affidamento della

gestione dell’acqua alla Consac (2018), aumento della tassa sui rifiuti (2017),

sequestro marciapiede di Ogliastro (2021), mancato pagamento dei contributi agli

operai, il disastro sotto gli occhi di tutti della spiaggia di Marina Piccola (2018). E

quante altre ne potremmo elencare.

Queste azioni sono costate care al Comune di Castellabate e soprattutto ai cittadini

che ancora oggi subiscono i danni di errori amministrativi e di scelte sbagliate fatte

negli anni precedenti. E quanti sforzi abbiamo fatto in questi due anni per risolvere

problemi ereditati. E l’abbiamo fatto senza aumentare nemmeno una tassa per il

cittadino.

Arriviamo ora alla questione “ex Istituto Matarazzo” e relativa sentenza.

È davvero grave che dei Consiglieri Comunali siano contenti perché un bene pubblico

così importante per lo sviluppo futuro di tutto il territorio ritorni a essere

abbandonato, privato, chiuso.

È bene ricordare che, quando il Comune di Castellabate ha attivato le procedure per

l’acquisizione dell’ex Istituto Matarazzo, l’immobile era all’asta, pignorato dalle

banche che dovevano recuperare i soldi verso una società in liquidazione.

Quattro aste erano andate deserte. Ad un certo punto (Aprile 2022) l’asta per la

vendita dell’ex Istituto Matarazzo a Castellabate è stata sospesa perché il curatore

fallimentare che curava l’asta era stato arrestato con l’accusa di concussione

(estorsione) nell’ambito di alcune procedure fallimentari.

In più c’è da sottolineare come la società in liquidazione che aveva il bene era ed è

debitrice verso il Comune di Castellabate per circa 469.000 euro di tasse non pagate.

Ricordiamo inoltre che l’Amministrazione Rizzo già dalla presentazione del proprio

programma elettorale ha manifestato la volontà di dare sviluppo, lavoro e servizi al

territorio attraverso l’acquisizione e la riqualificazione dell’ex Istituto Matarazzo. Uno

spazio per la salute, per la formazione universitaria.

Immaginate cosa avrebbe significato e cosa potrebbe significare per l’intero territorio

in termini di servizi e di occupazione lavorativa.

Per questo nobile motivo e per evitare che un bene così strategico rimanesse in uno

stato di abbandono (2012 anno della chiusura) e per scongiurare che eventuali capitali

d’investimento di dubbia legalità facessero speculazione sul bene, il Comune di

Castellabate e quindi lo Stato Italiano ha acquisito l’immobile.

Per farlo è stato acceso un mutuo con Cassa Depositi e Prestiti, la cui rata veniva

coperta integralmente dai proventi che il Comune incassava dal parcheggio antistante

l’immobile.

Per cui un mutuo a costo ZERO per i cittadini.

La procedura di acquisizione, iniziata più di un anno fa, è stata, però, oggetto di ricorso

al TAR da parte della società in liquidazione.

Fa sorridere come le motivazioni che i privati hanno scritto nel ricorso siano

pressappoco le stesse che la Minoranza Consiliare ha inserito nella propria

dichiarazione di voto contrario durante la discussione dell’argomento in Consiglio

Comunale.

Forse era la stessa penna???

E se così fosse, i Consiglieri Comunali di Minoranza rappresenterebbero e

difenderebbero l’interesse pubblico o gli interessi delle società private???

A chi devono dar conto???

Il 28 Giugno 2023 il TAR Salerno respinge il ricorso presentato dai privati e stabilisce,

con propria sentenza, che la procedura amministrativa di acquisizione fatta dal

Comune di Castellabate è corretta, giusta, valida.

A questa notizia di vittoria del Comune di Castellabate (quindi dello Stato italiano) i

Consiglieri Comunali di Minoranza non rilasciano nemmeno una dichiarazione. Muti.

Forse dispiaciuti che l’ex Istituto Matarazzo era diventato della collettività, BENE

PUBBLICO.

Ricordiamoci che il TAR è composto da Magistrati, laureati in Giurisprudenza e

vincitori di concorso. Non sono mica persone che passavano per caso per strada!!!

A seguito della sentenza del TAR, i privati ricorrono in appello al Consiglio di Stato.

Questa volta il ricorso viene accolto e la procedura di acquisizione fatta dal Comune

di Castellabate è stata annullata. Quindi il bene passa da pubblico a privato.

In questo caso i Consiglieri di Minoranza sono generosi di dichiarazioni, gonfiano il

petto, gioiscono intimamente. Contro l’interesse pubblico, a favore degli interessi

privati. Ancora, di nuovo. Sicuramente è un loro vizio.

È palese che queste sentenze sono interpretazioni della legge. E le interpretazioni

vengono fatte dagli uomini. E gli uomini possono sbagliare…

Lo dimostreremo.

Pensate che tra le motivazioni dell’accoglimento del ricorso c’è l’osservazione da

parte del Consiglio di Stato che nel PRG (Piano Regolatore Generale) del 1992 la

destinazione urbanistica del bene era zona “F4 - Attrezzature Pubbliche Esistenti-

sinteticamente definita come “Attrezzatura Ricettiva Studentesca” mentre il progetto

del Comune di Castellabate, secondo l’interpretazione dei giudici, prevedeva un uso

di più funzioni della struttura e quindi un uso diverso.

Invece in tutti gli atti del Comune di Castellabate è stato sempre specificato che la

destinazione urbanistica dell’immobile non veniva assolutamente cambiata e che la

previsione di due piani dell’immobile dedicati alla formazione (quindi allo studio)

andava proprio in quella direzione.

Paradossalmente proprio con il progetto del Comune si rispettava quella destinazione

urbanistica che non è stata mai rispettata in precedenza dai privati, visto che

l’immobile era utilizzato come centro di riabilitazione e non come struttura

studentesca.

Come ogni partita importante c’è un primo tempo, c’è un secondo tempo, i tempi

supplementari e anche calci di rigore se ce ne fosse bisogno.

E siamo, quindi, sicuri che alla fine il bene pubblico trionferà, perché gli aquiloni si

alzano con il vento contrario, mai con quello a favore.

*Castellabate, 18/05/2024 

La Maggioranza Consiliare


Marco Nicoletti

@castellabatelive24/ Pagina Facebook ©️


mercoledì 15 maggio 2024

CASTELLABATE - L’ASSOCIAZIONE PUNTA DELL’INFERNO TIENE LABORATORI PRATICI AI RAGAZZI DELLE SCUOLE

SANTA MARIA DI CASTELLABATE - L’associazione Punta Dell’Inferno è una delle realtà associative più attive nel territorio di “Benvenuti Al Sud “  è proprio da un loro progetto che si è potuto realizzare questo “campus” per i ragazzi e le ragazze della scuola di Castellabate . Dei veri e propri “laboratori pratici “ dell’arte marinara da sempre fiore all’occhiello della marina cilentana.

“ Il progetto ha dato la possibilità ai bambini della Scuola
Primaria dell' I.C. Castellabate di approcciarsi praticamente alle tradizioni Marinare e a tecniche antiche e tutt’oggi  usate dai pescatori e da coloro che vivono ogni giorno il mare con passione e dedizione. 

L’associazione inoltre ha tenuto a ringraziare : l'I.C. CASTELLABATE nella persona della Dirigente Scolastica Gina Amoriello e delle Docenti che hanno accolto positivamente la loro  proposta;

L'Amministrazione Comunale per la propria disponibilità e le autorizzazioni;

Oltremare Castellabate, 

A.S. Cilento Sub e 

l'Associazione Cilento Verde Blu per la collaborazione e disponibilità.

Non che Aurelio Di Biasi per le riprese e le immagini realizzate durante l’evento . 


Marco Nicoletti 

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martedì 14 maggio 2024

BRICS il sorpasso sulle economie del G7

Il BRIC è un’associazione Internazionale che ha riunito nella sua prima intenzione del 2009 quattro paesi aventi una economia emergente in forte ascesa, tra i primi membri costituenti troviamo la Russia, La Cina, l’India ed il Brasile. Solo nel 2015 le popolazioni ruotanti all’interno del BRICS allargato al Sudafrica era di 3 miliardi di persone che rappresenta circa il 42 % della popolazione globale. Valutando l’iniziale peso riguardo le economie dei paesi membri si notava un appannaggio del 23 % del Pil mondiale. Fin dall’inizio si è capito come questa associazione di Paesi avrebbe potuto intaccare il chiaro predominio delle nazioni industrializzate del G7. Un nuovo scenario Internazionale in piena evoluzione per il BRICS. Spendendo alcune parole riguardo le origini della parola BRICS si ricorda Jim O’Neill della Goldman Sachs che nel 2001 indicò l’origine nei paesi fondatori B(Brasile) - R(Russia) - I (India) – C (Cina). I primi incontri sono avvenuti proprio a margine delle Nazioni Unite che finirono con la costituzione da parte dei quattro stati nel 2009 a Ekaterinburg in Russia. Nel 2008 il BRICS ha collaborato con il Fondo Monetario Internazionale in seguito alla crisi finanziaria e la Banca mondiale nel favorire il contenimento di bilancio delle strutture finanziarie mondiali. Nel merito il BRICS ha supportato nell’ambito del Fondo Monetario Mondiale nel 2010 la riforma delle quote di adesione che per molti paesi erano proibitive. Nello stesso anno il BRICS divento una dei maggiori azionisti del FMI. Nell’ambito della cooperazione dei paesi aderenti l’interazione oltre che economiche si sono rafforzate con incontri annuali trai ministri delle finanze ed i governatori delle Banche Centrali oltre che dell’Agricoltura, Lavoro e Salute e Sicurezza Nazionali. Nel 2015 hanno costituito durante il loro sesto vertice a Fortaleza, in Brasile, il 15 luglio 2014 la New Development Bank, Istituto Finanziario mondiale con una base operativa di 50 miliardi di dollari. La banca nel tempo si è sviluppata con l’entrata di altri membri svolgendo la funzione di finanziare progetti infrastrutturali nei Paesi emergenti. Oggi la banca eroga prestiti agli aderenti con molta velocità ed ha incrementato il suo capitale sociale ad oltre 100 miliardi di dollari. Nell’ultimo periodo sono entrati a far parte del BRICS al 15° vertice di Johannesburg nell’Agosto 2023 ben 22 Paesi hanno fatto richiesta di aderire al BRICS tra questi; Algeria, Arabia Saudita, Bangladesh, Bahrein, Bielorussia, Bolivia, Cuba, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Honduras, Indonesia, Iran, Kazakistan, Kuwait, Nigeria, Palestina, Senegal, Thailandia, Venezuela, Vietnam. Di questi 22 stati dal 01 gennaio 2024 sono entrati a pieno titolo come membri Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Iran, e Arabia saudita da febbraio 2024. La Serbia ha chiesto di entrare nel maggio 2024. Il BRICS sembra inoltre voler inglobare in futuro anche la Turchia allungando ipoteticamente l’acronimo costitutivo a BRICST. Le basi di uno sviluppo esponenziale si erano visti sin dai primi vagiti dell’organizzazione ma la Guerra sembra avere accelerato una chiara coesione dei paesi appartenenti in valutazione di altri aspetti collaborativi, oltre a quelli costitutivi legati alle economie di guerra. Il BRICS, infatti, in controtendenza con le incognite prospettate che vedevano il predominare di colossi Economici all’interno dell’organizzazione vedi Cina, India e Russia, tutto questo non è accaduto ma anzi si sono rafforzate le collaborazioni industriali ed in ambito militare. Condizione che ha alterato gli equilibri economici mondiali come possiamo notare i paesi BRICS viaggiano ad una media di sviluppo in termini di PIL del 4,5% nel 2023 mentre il G7 si attesta ad un misero 1,5%. Facendo una analisi dei colossi economici mondiali gli USA sono al 2,7% mentre l’India vede una crescita del 6,8% e la stessa Russia in economia di guerra cresce al 3,2 %. Il sorpasso sulle economie occidentali è netto e anche preoccupante visto l’impatto dei paesi emergenti come l’Etiopia in crescita del 6,2%. Una grande debacle sia per Washington che Bruxelles valutando che in essere ci sono ben 30 paesi in attesa di entrare nel BRICS. Le prime avvisaglie di un nuovo ordine economico mondiale sono rappresentate da alcune scelte di mercato dovute alle sanzioni USA ed Europee che hanno determinato la demonetizzazione del dollaro nelle transazioni mondiali e la sostituzione del sistema Swift in determinati ambiti con il Brics Pay, la state Bank of India ha realizzato una app basata proprio su Brics Pay si sono associate alla piattaforma le Russe Sberbank e VTB, le Cinesi Bank of Cina e ICBC, la Brasiliana Petrobras. La banca britannica Standard Chartered ha aderito a BRICS Pay per consentire ai suoi clienti di effettuare pagamenti verso altri Paesi BRICS. A sua volta, questo consente a qualsiasi membro dei BRICS di utilizzare le proprie valute nazionali. Tutte le transazioni vengono elaborate dalla New Development Bank (banca Brics) che oggi detiene la più grande riserva aurea del pianeta avendo superato le riserve auree degli stati uniti. Gli Emirati Arabi Uniti inoltre smettono di usare il Dollaro USA nel commercio di petrolio. I BRICS oggi effettuano scambi commerciali per un valore di 260 miliardi di dollari senza il dollaro USA. Tutti I paesi BRICS mirano a eliminare il dollaro USA da tutti gli scambi e le transazioni globali entro il 2024. L’obiettivo del blocco è quello di posizionare le valute locali al di sopra del dollaro USA. per rafforzare le economie e le imprese nazionali. L’alleanza sta inoltre esortando altri paesi in via di sviluppo a seguire l’esempio ed effettuare pagamenti per transazioni transfrontaliere nelle valute locali. Infine, possiamo ammettere che i paesi occidentali del G7 devono rimodulare le proprie politiche sanzionatorie e guardare di più alle monete nazionali per non perdere la loro egemonia nell’economia mondiale perché queste rappresentano solo un boomerang per i paesi europei visto che nel G7 sono solo gli USA ad attestarsi al 3,2%.
                                                                                                                                 MCV 

CASTELLABATE FESTEGGIA LA BANDIERA BLU . MA COME VIENE ASSEGNATA E QUALI SONO I CRITERI ?

 

CASTELLABATE - Oggi sono state consegnate le ambite “Bandiere Blu 2024”  nel Cilento tutte riconfermate quelle dello scorso anno . Grande gioia dei cittadini di Castellabate con a capo il sindaco Marco Rizzo che festeggia la 26* bandiera di fila del centro famoso anche per il film ormai storico “Benvenuti Al Sud “ ma anche della recente citazione della testata giornalistica internazionale “ The Guardian “ . 


Ma cos’è esattamente la “Bandiera Blu” e su quali criteri viene assegnata . Facciamo un tuffo in questo prestigioso e annualmente atteso evento . 


La bandiera blu è un riconoscimento conferito dalla Foundation for Environmental Education(FEE) alle località costiere europee che soddisfano criteri di qualità relativi a parametri delle acque di balneazione e al servizio offerto, tenendo in considerazione ad esempio la pulizia delle spiagge e gli approdi turistici.


Istituita nel 1987, anno europeo per l'ambiente, la campagna è curata in tutti gli stati europei dagli organi locali della FEE che, attraverso un Comitato nazionale di giuria, effettuano delle visite di controllo delle cittadine candidate per poi proporre alla FEE Internazionale le candidature della nazione. Il riconoscimento viene assegnato ogni anno a spiagge in 48 paesi del mondo in Europa, Sudafrica, Nuova Zelanda, Canada e nei Caraibi secondo i criteri scelti dalla FEE.

La bandiera viene consegnata per due meriti: la bandiera blu delle spiagge certifica la qualità delle acque di balneazione e dei lidi, mentre la bandiera blu degli approdi turistici assicura la pulizia delle acque adiacenti ai porti e l'assenza di scarichi fognari.

Per l'assegnazione di una bandiera blu, una spiaggia deve rispondere a determinati requisiti: a tutti quelli definiti imperativi e al maggior numero possibile di quelli suggeriti, definiti guida


Qui sotto sono elencati i criteri internazionali bandiera blu delle spiagge aggiornati al 2020.[

Educazione ambientale e informazione



1

Le informazioni relative al Programma bandiera blu devono essere affisse

I

2

Devono essere offerte ogni anno un minimo di cinque attività di educazione ambientale

I

3

Le informazioni sulla qualità delle acque di balneazione devono essere affisse

I

4

Le informazioni relative agli ecosistemi costieri, aree naturali e sensibili devono essere affisse

I

5

La mappa della spiaggia, comprensiva dell'indicazione dei servizi offerti, deve essere affissa

I

6

Il codice di condotta relativo alla normativa in vigore sull'uso della spiaggia e delle aree circostanti deve essere affisso

I

Qualità delle acque



7

La spiaggia deve rispettare pienamente i requisiti di campionamento e frequenza relativamente alla qualità delle acque di balneazione

I

8

La spiaggia deve rispettare pienamente gli standard ed i requisiti di analisi relativamente alla qualità delle acque di balneazione

I

9

La spiaggia dev'essere conforme alle direttive sul trattamento delle acque reflue e sulla qualità delle acque di scarico. Nessuno scarico di acque reflue (urbane o industriali) deve interessare l’area della stessa

I

10

La spiaggia deve rispettare i requisiti stabiliti per i parametri microbiologici relativamente agli Escherichia coli(coliformi fecali) e agli enterococchi intestinali (streptococchi)

I

11

La spiaggia deve rispettare i requisiti stabiliti per i parametri fisici e chimici per oli e altro materiale galleggiante

I

Gestione ambientale



12

L’autorità locale o l'operatore balneare dovrebbero istituire un comitato per la gestione della spiaggia

G

13

L’autorità locale o l'operatore balneare devono rispettare tutte le normative relative all'ubicazione e al funzionamento della spiaggia

I

14

Le aree sensibili vicino a una spiaggia devono essere gestite per garantire la conservazione e la biodiversità degli ecosistemi marini

I

15

La spiaggia dev'essere pulita

I

16

Le alghe o i detriti naturali devono essere lasciati sulla spiaggia

I

17

Sulla spiaggia devono essere disponibili cestini per i rifiuti in numero adeguato che devono essere regolarmente mantenuti in ordine

I

18

Sulla spiaggia devono essere disponibili contenitori distinti per la raccolta differenziata

I

19

Sulla spiaggia dev'essere presente un numero adeguato di servizi igienici o spogliatoi

I

20

I servizi igienici o gli spogliatoi devono essere mantenuti puliti

I

21

I servizi igienici o gli spogliatoi devono avere lo smaltimento controllato delle acque reflue. Le acque di scarico devono essere allacciate al sistema fognario o recapitate in contenitori a tenuta stagna da svuotare in maniera appropriata

I

22

Sulla spiaggia dev'essere fatto rispettare il divieto di campeggio e di circolazione ad auto o moto e dev'essere proibito ogni tipo di discarica

I

23

L’accesso in spiaggia di cani e altri animali domestici dev'essere strettamente controllato

I

24

Tutti gli edifici e le attrezzature della spiaggia devono essere mantenuti in buone condizioni

I

25

Gli habitat marini e lacustri (come la barriera corallina o le praterie di posidonia) presenti in prossimità della spiaggia devono essere monitorati

I

26

I mezzi di trasporto sostenibili devono essere promossi nell’area circostante la spiaggia

G

Servizi e sicurezza



27

Sulla spiaggia dev'essere presente un numero adeguato di personale e/o attrezzature di salvataggio

I

28

Sulla spiaggia dev'essere disponibile l’equipaggiamento di primo soccorso

I

29

Devono essere predisposti piani di emergenza in caso d'inquinamento o rischio per la sicurezza ambientale

I

30

Dev'essere prevista la gestione di diverse utenze e differenti usi della spiaggia in modo tale da prevenire conflitti e incidenti

I

31

Devono essere attuate misure di sicurezza per la tutela dei bagnanti e dev'essere garantito il libero accesso al pubblico

I

32

Dev'essere presente una fonte d'acqua potabile sulla spiaggia

G

33

Per ogni comune, almeno una spiaggia Bandiera blu deve garantire accesso e servizi ai disabili fisici

I


In foto il sindaco Marco Rizzo e l’assessore Nicoletta Guariglia che mostrano fieri l’atteso e meritato vessillo edizione 2024 . 


Marco Nicoletti 

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